Un percorso può assumere varie forme e la sua prassi ruota innanzitutto attorno alla domanda che lo sostiene: e se la filosofia fosse proprio ciò che rende la vita più interessante della filosofia? Ora, per far risuonare questa domanda occorre prendersi il tempo di seguire il filo di un discorso che si dice, appunto, filosofico. I momenti attorno ai quali si delinea tale percorso non sono tuttavia una serie di tasselli atti a completare un disegno compiuto o predefinito: di volta in volta, l’interazione di elementi eterogenei oppure risvegli inattesi provocano movimenti in grado di rilanciare prospettive differenti; per accenni, si creano occasioni che permettono di mettersi in gioco, di lasciarsi sollecitare e cambiare dimensione, di aprire brecce… nel tentativo di smontare le immagini compiute (chiuse, opprimenti, totalizzanti…) inerenti al discorso comune. Ogni incontro diventa così l’occasione per fare filosofia affidandosi alle possibilità del dialogo, un modo particolare per intravedere — in leggerezza — nuove possibilità di esistenza.